La storia di Lamborghini, un mito senza tempo (2024)

Sono passatioltre cinquant’annidalla nascita del mito Lamborghini. Il marchio automobilistico che racconta la storia di un industriale che iniziò dallafabbricazione deitrattorie che decise di fare un salto di qualità con leautomobili di lusso. Tutto sarebbe nato da una discussione con Enzo Ferrari.

Le origini

Ed invero, ancheFerruccio Lamborghinipossedeva una Ferrari e fu così che “si permise” di suggerire al Commendatoredi correggere alcuni difetti. Ma Enzo Ferrari risposte: “La macchina è perfetta, tu pensa a guidare e fabbricare i trattori…“.

Colpito nell’orgoglio, il sig. Ferruccio allestì subitoun’autofficina moderna, che chiamòAutomobili Ferruccio Lamborghini S.p.A., e nella qualeimpiegòi migliori ingegneri. Fu proprio nello stabilimento diSant’Agata Bologneseche il costruttore fabbricòla sua prima berlina biposto: laLamborghini 350GTVche il30 ottobre 1963espose per la prima volta al Salone di Torino.

Il simbolo scelto fu ilToro, segno zodiacale di Ferruccio Lamborghini, richiamato in tutti i principali modelli della casa bolognese: dalla “Diablo” degli anni Novanta alle “Murciélago” e “Gallardo” del nuovo millennio, fino alla più recente “Huracán” (presentata al salone di Ginevra nel 2014).

Storia del logo

IllogoLamborghiniè semplice e lineare ma con unaidentità chiaraeprecisa: untoro dorato, ripresonell’atto di combattere, si staglia su uno sfondo nero ed è circoscrittoall’interno di uno scudettodai contorni color oro.

Ferruccio Lamborghini, nascenell’aprile del 1916,propriosotto il segno del Toro. Duplice, dunque, il riferimento: il legame fra l’azienda e il suo ideatore e laforzatipica del toro. Nel logo il coloredorato del toroècontrapposto al nerodello sfondo:due tonalitàdecisee inforte contrastotra loro. L’oro dona lucentezza, il nero carattere.

Il logo reca lascritta “Lamborghini”che si presenta instampatello maiuscolo, doratae ben leggibile. La scritta è posizionatain altoe segue la curva dello scudetto. Per alcuni modelli cambiano i colori dello sfondo.

Gli anni ’70 e la crisi

Nel 1972Ferruccio Lamborghini abbandonò improvvisamente la sua azienda, cedendo la maggioranza delle azioni all’imprenditore svizzeroGeorges-Henri Rossetti, per poi vendere il restante pacchetto aRené Leimer nel 1973.

Era necessario reperirefondiper la fabbrica ditrattoriin difficoltà. Il cambio di gestione corrispose alle prime serie difficoltà economiche, determinate da una somma di cause: l’uscita di scena della Miura quando la Countach non era pronta, lacrisi petrolifera del 1973bandì le automobili sportive e infine la proprietà svizzera era spesso assente e poco risoluta. Nell’agosto del 1978 il tribunale di Bologna pose l’azienda in amministrazione controllata per evitarne il fallimento.

I fratelli Mimran negli anni ‘80

Non trovandosi un acquirente, il28 febbraio 1980la Lamborghini venne messa inliquidazione. Per rilevarla pervenne anche una proposta ufficiosa di 3,5 miliardi di lire dal suo fondatore, Ferruccio Lamborghini, ma iltribunalediBolognaaccettò l’offerta di 3,85 miliardi dei fratelli francesiPatrick e Jean-Claude Mimran, giovanissimi imprenditori dello zucchero.

Il 23 maggio 1981 fu formalizzata la cessione dell’attività che prese il nome di “Nuova Automobili Lamborghini”. Il rinnovamento fu importante. L’attività dellafabbricariprese a pieno ritmo con l’arrivo dei capitali necessari. Ricominciò il lavoro di sviluppo sulla sempre richiestissima Countach, e la scocca fu sostituita con la sua evoluzione, laLamborghiniJalpa.

L’era di Chrysler negli anni ’90

Inaspettatamente,nell’aprile del 1987i fratelliMimranvendetterola Lamborghini alcolosso americanoChrysler. Questo cambio di gestione improvviso, fu inizialmente accolto con entusiasmo e diede ulterioreimpulsoall’azienda, ma ben presto ci si rese conto che c’erano notevoli problemi a far andare d’accordo i due marchi. I dirigenti americani proseguirono con la produzione per dare un erede allaCountachche, benché ancora attuale, ormai era sul mercato da quasi quindici anni. Gli studi tecnici furono trasferiti oltreoceano, cosa cherallentòsensibilmente i lavori. La nuova auto avrebbe dovuto essere pronta per l’anniversario della fondazione e invece la ricorrenza fu festeggiata con un’altra variazione dellaContact, battezzata appunto25° Anniversary.La coupé ebbe ancora molto successo:658 esemplari in soli due annila fecero diventare la versione più quotata negli anni.

La produzione indonesiana

Il21 gennaio 1994la Chrysler annunciò inaspettatamente la cessione dell’azienda per 40 milioni di dollari eLamborghinicambiòproprietarioper laquarta volta. L’acquirente era la Megatech, unasocietàconsede legalealle isoleBermudache non si occupava di auto. LaMegatechera a sua volta una divisione diSedtco Ltd, gruppo indonesiano che si dimostrò parco negli investimenti e inesperto su come condurre una fabbrica di auto sportive. Questa nuova gestione siconcentròprincipalmentesul risanamento finanziario della ex Lamborghini, a scapitodell’implementazionedelprodotto. Lo sviluppo si concentrò sull’unico modello disponibile del quale vennero prodotte numerose versioni, la più importante delle quali fu laDiablo Roadsternel1995.

Lamborghini con Audi

Nel1998la Lamborghinifu acquisita dall’Audi, costruttore abbastanza solido ed esperto da poter garantire alla casa bolognese unpiano industriale adeguato. La nuova proposta Lamborghini avrebbe dovuto offrire qualcosa in più sotto il profilo della tecnica e delle prestazioni: quindi si individuò nelmotore V10l’elemento caratteristicoprincipaledel modello.

Il piano produzione prevedeva ilcompletamentodellafase di sviluppo dell’ammiraglia V12: che, ripartita da nuove basi all’arrivo della nuova proprietà, fu presentata al salone dell’auto di Francoforte nel 2001 con il nomeMurciélago. Nel 2003 uscì laGallardo, auto compatta con motore V10. Prodotta fino al 2013 in oltre 35 versioni (coupé e spyder, a due o quattro ruote motrici, con motori da 5 o 5,2 litri) e14.022 esemplari, la Gallardo divenne la Lamborghini di maggior successo di sempre. Nel 2010 finì la produzione della Murciélago, rimpiazzata con laAventador.

La Lamborghini Huracan al Salone di Ginevra 2014

Per festeggiare ilcinquantenario della casafu presentata la showcar monopostoEgoista. Nel 2013 infine uscì dalla catena di montaggio l’ultima Gallardo, sostituita con laHuracán. Dal 15 marzo 2016 nuovo presidente e amministratore delegato èStefano Domenicali, già direttore sportivo dellascuderia Ferrari che da gennaio 2021 ha lasciato l’incarico.

Ultima modifica: 24 Marzo 2022

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